Mercoledì 24, ore 12:45
Volevamo un Natale diverso dal solito e madre natura ci ha accontentati.
Come si ipotizzava a inizio mese, i pendii stanno indossando in queste ora il candido mantello e ora di domani la cartolina sarà confezionata secondo la migliore tradizione natalizia. Ma sarà davvero tutto oro quel che luccica? L'esperienza, così come la statistica degli ultimi decenni, ci suggerisce di andare cauti. A smorzare gli entusiasmi è la preziosa mappa degli "spaghetti" che solleva un'imbarazzante impennata della colonnina, interrompendo il contesto sotto media iniziato oggi e che doveva protrarsi fino all'Epifania.
Parliamo di lui, l'anticiclone guastafeste, nel vero senso della parola, che non riesce a mollare l'osso neanche nel bel mezzo di una fresca, quanto rara, refolata. Vediamone gli effetti.
Vigilia di Natale: il vortice ciclonico piazzato sul Tirreno è un invito a nozze per la Zia, pronta a soffiare per tutto il giorno, specie sulla costa, limando di ora in ora la colonnina tanto che verso sera i fiocchi si spingono fino ai 600 m, dai 900 m. attuali. In città, col termometro sui 6 gradi, l'ombrello ha il suo da fare.
Natale: ultime gocce mattutine poi la stella gialla si offre a noi anche se in forma non splendente. In città ci attendiamo 5 gradi per colazione e 10 in pieno dì. Per le scodinzolate ottimo lo zero termico a 1.300 m.
Santo Stefano: la cartolina è servita. Al piano la colonnina spazia da 1° dell'alba ai 9° del dopo pranzo. Con 0° a 1.400 m, secondo e ultimo giorno di divertimento per sci e tavole.
Sabato e domenica cambia poco in città mentre sui monti arriva la Primavera, pronta a togliere l'abito bianco ai pendii, visto lo zero termico tra i 2.900 m. e i 3.100 m.,
A venerdì sera o sabato.
Buon Natale!
Macy
